I castelli federiciani in età medievale erano considerati “instrumenta regni”, controllavano gli spazi più importanti e regolavano lo sviluppo economico, fungevano come punto d’appoggio per le guarnigioni reali.
Castello Ursino – Catania – Foto di Augusto Bizzi
Ma la distinzione delle funzioni degli edifici è una prerogativa abbastanza recente. Il singolo castello era progettato per racchiudere in sé, nella compattezza dell’insieme, una molteplicità di funzioni. La fortezza poteva assolvere, allo stesso tempo, ad esigenze di natura politico-amministrativa, militare, agricolo-economica o soltanto paesaggistica.
Queste imponenti opere, oltre alla loro vocazione difensiva, conservavano una loro dignità residenziale denunciata da uno studio accurato nella creazione di arredi interni confortevoli e signorili. Soltanto i “solacia” o “solatia” mantenevano una loro identità specifica. Essi furono luogo di sosta o sede di attività ludiche e venivano disegnati e progettati anche in funzione dell’ambiente circostante (le riserve di caccia).
Federico II, durante l’amministrazione del proprio impero, era costretto ad affrontare viaggi sfiancanti e continui. L’edificazione dei palazzi imperiali rientra, quindi, anche in un piano che prevedeva un sistema di soste adeguato a fare fronte ai continui spostamenti.
Nel 1239 vengono istituiti i “provisories castrorum”, funzionari incaricati del controllo dei castelli e della segnalazione di chi avesse l’obbligo della loro manutenzione, e i “prepositi edificorum”, funzionari addetti a presiedere alle costruzioni delle fortezze del Regno. Quelli che spesso interloquirono con l’imperatore, attraverso una fitta corrispondenza, molto illuminante sulle vicende dell’architettura sveva, furono Riccardo da Lentini e Stefano Ronualdo.
Il Castello di Eurialo sicuramente rappresenta una delle più imponenti e interessanti opere militari dell’epoca greca in Sicilia. Tutto il complesso costituisce uno splendido esempio della poliorcetica del mondo greco.
La storia di Adrano è racchiusa nel suo castello, anzi è il castello stesso che Fu edificato, dicono, su una torre di difesa greca, dagli arabi o forse dai normanni
La testimonianza più antica del castello risale al novembre del 1239, in una lettera di Federico II indirizzata a Riccardo da Lentini tra il 1232 e il 1239, poco tempo dopo il ritorno dalla Crociata in Terra Santa.
La storia della Terra d’Aci è legata strettamente con quella del castello, che sorge nel territorio del comune di Aci Castello (appena a nord della città di Catania), che va dal VII secolo al XIV secolo.
Se ti riferisci all’immagine in copertina, si tratta di Castel del Monte – Andria (Puglia), anch’esso ad opera di Riccardo da Lentini per volere di Federico II
Infatti ho riconosciuto la struttura ma pensando ad un articolo sulla Sicilia, credevo di essere fuori strada!
In realtà in copertina abbiamo inserito Castel del Monte che per la struttura regolare è il più rappresentativo dei Castelli Federiciani, pur senza neanche citarlo!
Quale fortezza raffigura la prima immagine?
Se ti riferisci all’immagine in copertina, si tratta di Castel del Monte – Andria (Puglia), anch’esso ad opera di Riccardo da Lentini per volere di Federico II
Infatti ho riconosciuto la struttura ma pensando ad un articolo sulla Sicilia, credevo di essere fuori strada!
In realtà in copertina abbiamo inserito Castel del Monte che per la struttura regolare è il più rappresentativo dei Castelli Federiciani, pur senza neanche citarlo!
Garrone ce lo ha fatto conoscere bene!