Città Tardo Barocche del Val di Noto
CATANIA

Catania, in cui gli ambienti urbani di piazza Duomo e via dei Crociferi sono da considerare le aree più rappresentative sia per la qualità urbana che per il contesto architettonico, è un esempio di città interamente ricostruita in situ.
CALTAGIRONE

Caltagirone, la cui immagine urbana è enfatizzata da una scenografia barocca teatrale, rappresentativa della continuità che può leggersi in alcuni centri del Val di Noto
MILITELLO VAL DI CATANIA

Militello Val Catania, è il risultato di un progetto di ristrutturazione urbana della città di impianto medioevale con la scena urbana dominata dalle due chiese di S.Nicolò e S. Maria della Stella.
MODICA

Modica, caratterizzata ed immediatamente riconoscibile nel paesaggio per le due chiese: S. Giorgio e S. Pietro, la prima con l’imponente facciata a torre alla siciliana e la seconda animata dalle statue dei dodici apostoli.
NOTO

Noto, città ricostruita ex novo in un sito diverso dal precedente abbandonato dagli abitanti, è stata pianificata tutta insieme su disegno dell’architetto gesuita Angelo Italia.
PALAZZOLO ACREIDE

Palazzolo Acreide, città sdoppiata in due nuclei: la parte medievale ricostruita su se stessa e quella sei-settecentesca lungo il corso principale che si andò a ricongiungere con l’antico sito greco di Akrai.
RAGUSA

Ragusa, rappresenta tipologicamente una duplice realtà dal punto di vista urbanistico: Ibla riadattata sull’antico sito collinare e Ragusa fondata ex novo dopo il 1693
SCICLI

Scicli, città in cui natura è architettura sono da considerare in simbiosi, è incastonata in modo spettacolare tra tre “cave”.