Home > Riserve Naturali Protette > Riserva Naturale Orientata Foce del Fiume Platani
Il fiume Platani sfocia nel Canale di Sicilia e si trova a fianco di un promontorio roccioso assolutamente peculiare, Capo Bianco, alta e spettacolare falesia di bianca marna calcarea che svetta sul mare antistante e su una spiaggia di sabbia finissima. Sul pianoro del promontorio vi sono i resti della colonia greca di Eraclea Minoa.
La Riserva naturale e il vicino Parco Archeologico permettono al visitatore di seguire uno straordinario percorso naturalistico archeologico.
La riserva presenta diversi ambienti naturali contigui: il fiume con la sua tipica vegetazione ripariale, la lunga spiaggia con le basse dune sabbiose, l’entroterra con la macchia mediterranea ed i rimboschimenti operati dall’Azienda Foreste.
La riserva protegge il tratto terminale del fiume e l’ampia ansa che ne contraddistingue la foce. Le sue rive ospitano canneti che offrono rifugio a numerose specie di uccelli stanziali e migratori.
Il sistema dunale creatosi alle spalle della lunga spiaggia sabbiosa ospita una vegetazione con appariscenti fioriture ed un’ampia fascia di fitta macchia mediterranea che danno al visitatore l’idea di come erano, un tempo, le coste meridionali della Sicilia.
Dopo un lungo periodo d’assenza, grazie alla creazione dell’area protetta, la Caretta caretta è tornata a deporre le uova nelle sabbie della spiaggia. La foce ospita una colonia di tartarughe di fiume e la biscia dal collare.
Ente Gestore: Azienda Regionale Foreste Demaniali
Responsabile in loco: Ufficio Provinciale Azienda via L. Sturzo 14 – Agrigento – Tel. 0922 27088 Distaccamento Forestale di Ribera – C.so Umberto I- Tel 0925 545951
Estensione: 206,44 ha Zona A: 159 ha
Anno di istituzione: 1984
Provincia: Agrigento
Comuni: Ribera e Cattolica Eraclea
Presenza di guide e/o segnaletica:
Un sentiero “non ufficiale” collega la Riserva naturale con il Parco archeologico. Il periodo migliore per visitare la riserva è quello primaverile.
Si segue la SS 189, quindi la SS 115 Agrigento-Sciacca. Al bivio per Borgo Monsignore si lascia la statale e si prosegue in direzione dell’area archeologica di Eraclea Minoa. Da qui si segue una pista che costeggia la falesia di Capo Bianco e si raggiunge un piccolo sentiero che scende verso la spiaggia e il boschetto di Borgo Monsignore.
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