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Il parco Fluviale dell’Alcantara è di certo un sistema naturale di bellezza quasi primitiva, dove il paesaggio è modellato dall’incontro tra acqua e fuoco, con il fiume Alcantara che scava ed incontra la lava bollente, creando grandi architetture di pietra: gole, pareti levigate, salti d’acqua, blocchi di pietra lisci e squadrati.

Il parco è caratterizzato dalla vegetazione fluviale (con il platano orientale ed il salice bianco, specie endemiche che lungo le rive, a pochi metri dall’acqua, si mischiano agli agrumi ed ai fichidindia)
Seguendo il corso del fiume è impossibile scegliere una sola zona, un solo pezzo di questo Parco che si snoda lungo i 50 chilometri del letto del fiume Alcàntara (occhio all’accento, sulla seconda “a”, e non sulla terza, Alcantàra, che rende il nome sì più consono al dialetto siciliano, ma errato!) che raccontano di eventi geologici enormi e terrificanti.
I geologi, infatti, dicono che nella preistoria qui già scorreva un fiume su un letto di argilla. Su questo letto, però, si è incanalata una colata di magma estremamente fluido che provocò il collasso di questi sedimenti, dando vita, oggi, agli straordinari colonnati che si ammirano in contrada Larderia, a poca distanza da Motta Camastra.
Giungervi non è difficile. Seguendo l’autostrada che da Messina conduce a Catania, si imbocca l’uscita per Taormina Sud e, da qui, si segue la Strada Statale 185 che costeggia, la valle dell’Alcàntara, una sorta di canyon che deve il suo nome, molto probabilmente, a quel “al Kantar”, cioè ponte ad arco, costruito qui dagli Arabi. Di questo ponte, purtroppo, ci restano solo pochi ruderi.
Spettacolare, oltre a quanto detto, la varietà della flora che cresce lungo le sponde del fiume. Si incontrano salici, ontani neri, pioppi, e platani orientali.
Per chi ama scoprire le radici storiche dei luoghi, all’interno del territorio del Parco non mancano i musei (e sempre a Motta Camastra si può visitare un particolare giardino botanico), ricchi di reperti collezionati nei tanti scavi archeologici condotti a Francavilla di Sicilia come a Giardini Naxos o a Randazzo, seguendo quella che viene ancora oggi chiamata “via dei Greci”.
Per i più spericolati possiamo segnalare, ancora, l’unica grotta di scorrimento lavico, sempre nel territorio comunale di Motta Camastra, che, nonostante non sia consigliabile come percorso, è opportuno andare ad ammirare.
Curiosità
L’Alcàntara e la sua valle sono presenti negli scritti degli storici fin dall’antichità. Già Tucidide nel V secolo a.C. cita le acque del fiume Achesines, che significa “fiume salutare” e la sua foce nei dintorni di Naxos.
Durante il periodo arabo il nome del fiume mutò in Al Qantar, cioè ponte, con riferimento ad un ponte a più archi costruito dai Romani in età imperiale e di cui oggi non vi è più traccia.
Per la visita
Ente Parco Fluviale dell’Alcàntara
via dei Mulini – 98034
Francavilla di Sicilia (ME) – tel 0942 981209/fax 0942 981038
Estensione totale: 1927,48 ha Zona A: 897,19 ha
Anno di istituzione: 2001
Comuni: Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Giardini Naxos, Graniti, Malvagna, Mojo Alcàntara, Motta Camastra, Randazzo, Roccella Valdemone e Taormina
Provincia: Messina e Catania
Presenza di guide e/o segnaletica:
Raggiunto l’ingresso si scende da una scalinata che giunge alla riva del fiume. Da lì si può proseguire risalendo il corso del fiume. Sono presenti numerosi sentieri ed itinerari, per i dettagli rivolgersi all’Ente Gestore.
Cosa visitare nei dintorni:
Castiglione di Sicilia – Delizioso paesino medievale caratterizzato dal castello che domina la valle dell’Alcàntara. Da non perdere le piccole chiesette e soprattutto la basilica di S. Maria della Catena.
Mojo Alcàntara – Nelle vicinanze del paesino vi è il cono vulcanico di monte Mojo dalla forma particolare.
Come arrivarci: Percorrere l’autostrada A18 Catania-ME uscire allo svincolo Giardini Naxos – Taormina sud e proseguire sulla SS 185 in direzione Gaggi – Gole dell’Alcàntara.
Altre informazioni
Centro di Educazione Ambientale del Parco
Piazza del Carmine 5
Castiglione di Sicilia – Tel. 0942 984505
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