Per chi percorre la via Dusmet, in direzione della stazione ferroviaria, l’apparizione del Palazzo del Principe di Biscari è una vera sorpresa
Sospeso sulle mura antiche della città, il Plazzo Biscari si distingue per la ricchezza e la varietà delle decorazioni, tutte realizzate dalle abili mani degli intagliatori della pietra calcarea proveniente dal territorio di Siracusa. Queste decorazioni dovevano essere viste da coloro che giungevano a Catania dal mare; infatti tutte le costruzioni che seguivano il filo della costa erano dette “Il Teatro marittimo”.
La prima notizia sula costruzione del Palazzo Biscari risale al 1695, poco prima dei lavori di demolizione di un precedente palazzo che occupava pressappoco la stessa area; all’indomani del terribile terremoto del 1693, ad alcune famiglie aristocratiche di Catania venne concesso il potere di innalzare le proprie dimore sulle antiche mura in parte sopravvissute alla catastrofe .
A partire dal 1702 vi furono continui e organici interventi della costruzione per volere di Vincenzo, il diciassettenne erede della famiglia. Nel 1707 furono commissionati al messinese Antonio Amato gli intagli in pietra bianca per i finestroni rivolti verso il mare. Questi intagli nascondono alcuni significati simbolici che rimandano ai culti della fertilità e della fecondità.
Morto Vincenzo, gli succedette Ignazio, uomo di grande levatura morale e di grande cultura; i numerosi viaggi che aveva compiuto in tutta Europa gli permisero di conoscere le varie sfaccettature della conoscenza: la musica, l’archeologia, il teatro e la pittura.
Alcune stanze dell’immenso Palazzo dei Biscari vennero decorate secondo le mode e l gusto più attuali; nella Galleria degli Uccelli la volta è decorata a stucco con leggere cornici dorate che inquadrano scenette orientali a rilievo. Lungo le pareti si dispongono specchiere e consolle, alternate a porte e pannelli con delicate immagini di uccelli di ogni specie che trattengono tra le zampine un cartellino di riconoscimento.
Il luogo più bello del palazzo è il grande salone delle feste decorato in stile rococò; le decorazioni comprendono vedute con paesaggi napoletani, stucchi ed affreschi con la gloria della famiglia Biscari.
Accanto al salone si apre una stretta galleria con punti che simboleggiano le quattro stagioni dell’anno. In fondo a questa galleria si eleva la leggerissima scala, simile ad una nuvola leggera, che conduceva i musicisti al vano dell’orchestra.
Nel corso di tutto il settecento si diffuse la moda delle cosiddette “cineserie” che ritroviamo nelle dimore reali di Napoli e Palermo. L’amore per la natura, accostato a quello per le arti, traspare da ogni angolo del palazzo reso splendido da un uomo che volle dividere l’emozione per la cultura e la bellezza che gli stava accanto e possedeva la sua stessa voglia di vita.