La Fondazione Sicilia ha pubblicato il bando “Borghi abbandonati” 2019 finalizzato alla concessione di contributi per la realizzazione di interventi di restauro e conservazione dei Borghi siciliani desolati.

La Fondazione opera quotidianamente per sviluppare il patrimonio dell’Isola, valorizzare i beni culturali, supportare l’educazione, incentivare la ricerca scientifica, stimolare lo sviluppo sostenibile e, non ultimo, promuovere azioni di solidarietà.
Il bando, rivolto alle amministrazioni comunali, scade il prossimo 28 febbraio il termine ultimo per la presentazione di idee, progetti o proposte concrete aventi ad oggetto la riqualificazione del patrimonio storico culturale presente nei Borghi siciliani abbandonati e scarsamente abitati, così come definiti dal codice dei beni culturali (D.Lgs. 42/2004). Gi ambiti per presentare proposte innovative per la protezione e la qualità ambientale saranno arte, attività e ricerca scientifica, tecnologia e sviluppo.
A tal fine la Fondazione Sicilia intende contribuire alla rigenerazione del territorio siciliano, promuovendo e sostenendo interventi di restauro/conservazione del patrimonio storico-artistico e ambientale del territorio siciliano, per concorrere a preservare la memoria della comunità e della storia del suo territorio.
Le risorse da assegnare con il bando ammontano complessivamente a 50.000 euro e i progetti devono essere presentati da una amministrazione comunale nella quale insiste il bene da restaurare o conservare, e le proposte potranno riguardare tutto il territorio siciliano.
A questo fine la Fondazione Sicilia invita quindi le amministrazioni comunali a presentare idee progettuali per la rigenerazione, attraverso interventi di recupero e restauro di beni culturali ubicati in borghi abbandonati o scarsamente popolati.
La Fondazione selezionerà le migliori idee progettuali e sosterrà il progetto di restauro o conservazione con un contributo che non dovrà essere maggiore di 50.000 euro e non inferiore a 10.000 euro e il soggetto responsabile potrà presentare un unico progetto, pena l’inammissibilità di tutti i progetti inviati.
I progetti, che dovranno contenere interventi di restauro/conservazione del patrimonio storico e culturale di borghi siciliani, abbandonati (totalmente o parzialmente), dovranno contenere una dettagliata descrizione del lavoro che si intende svolgere per l’attività di restauro e conservazione e dovranno avere chiara finalità di valorizzazione e includere una descrizione dei metodi per favorire la fruibilità del bene restaurato, da parte della popolazione.
I borghi non devono appartenere a comuni capoluogo di provincia.
Tutti i progetti dovranno pervenire improrogabilmente entro e non oltre le ore 13 del 28 febbraio 2020, e la modalità di presentazione delle domande di contributo prevede l’accreditamento del soggetto richiedente sulla piattaforma ROL – RICHIESTE ONLINE, tutte le richieste pervenute in altro modo (ad esempio tramite posta ordinaria, email o consegnate a mano) non potranno essere accettate.
Tutta la procedura è descritta nel sito internet della Fondazione Sicilia e la potete trovare seguendo questo link www.fondazionesicilia.it
E’ una idea ottima anche pre creare posti di lavoro, ma io suggerisco di potere allargare le istanze anche a privati, che intendono restaurare e rendere utilizzabili, soprattutto per fini turistici, tanti di quei borghi o bagli che abbondano nella nostra terra e che spesso, èer mancanza di apitali, da parte dei proprietari, vano in abbandono, mentre, se restaurati, possono essere fonte di lavoro.